Esistono i carrelli per la milkrun?

Prima di rispondere a questa domanda, dobbiamo definire cosa si intende per “milkrun”,  quali sono i vantaggi che può portare per un’azienda e perché la scelta delle giuste tecnologie abilitanti può determinare il successo dell’applicazione di questo metodo.

 

I vantaggi della milkrun

Milkrun, ovvero “corsa del latte”. Questa definizione si riferisce al sistema di consegna del latte della cultura urbana statunitense, in cui gli addetti passavano di casa in casa per ritirare le bottiglie vuote e lasciare bottiglie piene: in questo modo, ogni bottiglia vuota diventava un segnale concordato per comunicare la quantità di bottiglie necessarie.

Parliamo quindi di un sistema nato per ridurre al minimo gli sprechi e ottimizzare le modalità di consegna. 

Gli stessi principi di base sono stati assorbiti nel metodo Toyota, in particolare per la gestione delle consegne di scorte e materie prime tra magazzino e linea di produzione in serie. In questo caso, il vantaggio dell’applicazione della milkrun è non occupare molto spazio nelle aree di lavoro (mantenendo quindi basse le scorte), minimizzare il rischio di sprechi e danni ai materiali e fare in modo che gli operatori abbiano sempre a disposizione eslusivamente le attrezzature e materiali necessari alla lavorazione in corso.

Tutto ciò è possibile grazie alla presenza di un flusso continuo di materiali e attrezzature necessari alla lavorazione successiva. Questo porta notevoli vantaggi: permette di eliminare i tempi di fermo delle macchine in linea, abbattendo notevolmente i costi di produzione. 

 

Il carrello come tecnologia abilitante

Abbiamo visto come la milkrun, nel contesto di aziende basate su linea di produzione, possa determinare un netto miglioramento in termini di efficienza.

Per ottenere questi vantaggi, il primo passo è un cambio di approccio: in questo contesto assume un’importanza centrale la scelta del giusto strumento per il trasporto di materiali.

I carrelli di Officine Bertoli sono progettati specificamente per rispondere alle esigenze delle aziende che vogliono intraprendere questo passaggio: per ogni cliente sviluppiamo carrelli multifunzionali e versatili, utilizzabili per diverse azioni di movimentazione all’interno degli spazi dell’azienda. Il miglioramento dell’organizzazione degli spostamenti in linea di produzione si traduce così nella possibilità di adottare il metodo lean, con tutti i benefici che ne derivano.

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Caso studio: modello 248 per la milkrun

L’implementazione della milkrun porta sicuramente un’evoluzione del metodo di produzione. Tale evoluzione deve però essere sostenuta da attrezzature e tecnologie che tengano conto delle caratteristiche del contesto di utilizzo.

Il modello 248 è un carrello progettato e realizzato specificamente per il trasporto di materiali in linea. È un carrello a traino misto, che supporta la movimentazione manuale e meccanizzata, e predisposto al traino di fino a 6 unità. Oltre a muoversi facilmente lungo la linea di produzione, la particolarità del modello 248 è la possibilità di sganciare i singoli carrelli trainati per poi recuperarli in seguito, il tutto tramite una procedura semplice e fluida, che non rallenta l’attività produttiva.

Come gli altri carrelli da noi progettati, il modello 248 è accessoriato con ruote realizzate in gomma vulcanizzata con caratteristiche antiolio, antisolvente, antitraccia, che garantiscono una maneggevolezza ideale su ogni tipologia di pavimentazione.

  

Il carrello perfetto?

Il carrello perfetto per la milkrun non esiste. Esiste un approccio orientato allo sviluppo di soluzioni personalizzate.  La progettazione del modello 248 è un esempio del nostro metodo di lavoro per la creazione di carrelli che risolvono problematiche specifiche delle aziende: quello che caratterizza da sempre il nostro marchio.

 

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